Uno zoo sotto al letto
Questo post serve a dare un’informazione fondamentale, che i più pigri e i meno igienici tra voi potranno usare da oggi in poi per far bella figura con i propri ospiti: se non pulite mai casa è perché siete attenti alla salvaguardia della biodiversità; non siete luridi ma state solo portando avanti una campagna di conservazione.
Preparatevi a fare un tuffo in un posto in realtà un po’ schifoso ma che contiene un’enorme quantità di specie animali, come non avreste mai immaginato. Immergiamoci quindi nella polvere di casa. Sì, quella lì che si accumula negli angoli del salotto o sotto il letto.
Nei laboratori di analisi scientifica criminali e forensi lo studio della polvere è uno dei settori più all’avanguardia e su cui vengono riposte le maggiori aspettative. La polvera ci parla e ci dice un sacco di cose che avremmo mai pensato fino a pochi anni orsono.
Nelle nostre case, in particolare, la polvere è quello che rimane delle nostre vite.
Il nostro corpo perde 70 milioni di microorganismi ogni ora. Ma non siamo solo noi, a perdere i pezzi. Succede anche ai nostri animali domestici. E gli stessi insetti che girano per casa vostra perdono microorganismi. E quindi, con tutto questo, la polvere di casa nostra è un complesso habitat dove troviamo tanta biodiversità quanta ce n’è in una giungla.
Inoltre la polvera di una specifica casa può raccontare un mucchio di cose sulle nostre vite.
I funghi ad esempio spesso arrivano in casa dall’esterno, e quindi le case dei nostri vicini spesso contengono gli stessi funghi che si trovano nella nostra. Per contro, in località differenti si troveranno differenti specie di funghi. Perciò analizando la comunità di funghi presente nella vostra polvere è possibile affermare dove si trova la vostra casa, con una tolleranza di circa 100 chilometri.
I batteri che vi trovano invece, ci possono dire se avete un gatto oppure un cane. Ma anche quanti sapiens di sesso femminile vivono nella vostra casa. E un mucchio di altre cose. Perché in realtà qualunque microorganismo o piccolo piccolo animale può essere contenuto nella polvere.
È evidente che abbiamo difficoltà a comprendere e visualizzare ciò che è troppo diverso dalla vita nelle nostre scale di misura: le cose troppo piccole (microorganismi ma poi elettroni, particelle elementari, stringhe, e così scendendo nell’infinitamente piccolo), oppure buchi neri, superstelle, universi, e così espandendoci nell’infinitamente grande. Noi riusciamo ad avere a che fare solo con misure medie, temperature medie, tempi medi, numeri medi.
Ma torniamo alla polvere. La polvere ci parla. La polvere che è piena di vita. Negli studi portati avanti principalmente da Rob Dunn, Professore di Ecologia Applicata alla North Carolina State University è stata analizzata la polvere di molte case (case normali, non particolarmente sporche o trascurate), e in essa sono state trovate oltre 200.000 diverse specie viventi, tra cui batteri, funghi, piante, artropodi. Molte di queste specie non erano mai state catalogate in precedenza. Ci sono organismi che rimangono quiescenti per moltissimo tempo finché trovano un habitat adatto a “ripartire”, oppure creature molto attive che ad esempio si nutrono delle cellule della nostra pelle, che rappresentano una fetta molto numerosa della polvere di casa.
Insomma, una giungla. Un “paradiso” di biodiversità. Un mondo sconosciuto assolutamente a portata di mano. Quindi, se vedete qualche giovane ricercatore biologo-nerd uscire impolverato da sotto il letto, non fateci caso, sta esplorando e studiando.