Promiscuità e vita di coppia
ovvero "Gli uomini sono dei maiali"
Ora la scienza da sempre tenta di spiegare come è avvenuto, nel corso dell’evoluzione umana, il passaggio dalla promiscuità alla costituzione di un legame di coppia fisso tra i due sessi. Le teorie fornite sono molte, ma nessuna per la verità convince fino in fondo. Ci ha provato anche Sergey Gavrilets, condirettore del National Institute for Mathematical and Biological Synthesis(1).
Gavrilets sostiene che in una società gerarchica come quella umana i maschi di basso rango nel confronto con i dominanti, abbiano sempre avuto ben scarse possibilità di accedere alle “grazie” delle signore. Tale condizione sarebbe cambiata nel momento in cui questi maschi, in cambio della possibilità di procreare, si sono resi disponibili a garantire la presenza continua e quindi l’approvvigionamento duraturo per il partner e la prole eventuale. Tale comportamento avrebbe comportato indubbi vantaggi per le femmine le quali avrebbero iniziato a preferire maschi “approvvigionati” di basso rango. Gavrilets sostiene che una volta avviato, questo processo abbia portato ad una sorta di “autodomesticazione” dando vita a maschi approvvigionati e femmine fedeli.
Quindi?
A parer mio i maschi della specie umana rimangono nei comportamenti tendenzialmente promiscui (maiali, secondo il lessico femmineo …), mediando (talvolta male) tra le esigenze culturali, sociali e di coppia e la spinta premeva al massimo successo riproduttivo.
(1) Sergey Gavrilets, “Human origins and the transition from promiscuity to pair-bonding” in Proceedings of the National Academy of Sciences