Storie
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Ci troviamo al Bar della Scienza?
Caffè Scientifico, Apertivo con la Scienza, Caffé-Scienza e tanti altri nomi indicano una pratica che da alcuni decenni è pratica diffusa, affermata, e consolidata in tutto il mondo. Ma non sempre è chiaro di che cosa si tratta, e paradossalmente in Italia è considerata una faccenda di elite mentre i suoi obiettivi sono opposti.
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Una modesta proposta
Questo è lo scenario: siete appassionati di natura, pensate che sia un imperativo categorico salvare il rinoceronte, pensate che la conferenza dell’IUCN di settembre sia stato l’evento dell’anno, e avete visto il documentario di Di Caprio il giorno che è uscito. Quello che vi voglio dire è che, date queste premesse (avete a cuore l’ambiente e siete più o meno acculturati) è probabile che leggiate ancora libri di carta e ne leggiate più di uno all’anno.
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3 milioni di anni invano
Ho messo insieme un paio di pensieri provenienti da diverse regioni geografiche della mia testa, oggi (è sempre così che nascono le idee interessanti, dall'ibridazione). Sto studiando molto di evoluzionismo, in questo periodo, e in particolare di evoluzione umana e raccolgo da lì molti spunti (esemplare 1 da ibridare). E ogni tanto trovo addirittura dieci minuti per leggere qualche articolo di una rivista (esemplare 2 da ibridare).
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Sei stupido ma non lo sai
David Dunning è professore di psicologia sociale alla Cornell University. Nel 1996 si imbatte nello strano caso di McArthur Wheeler, che a Pittsburgh aveva rapinato alcune banche in pieno giorno, a viso scoperto. Il motivo di questo suo poco prudente comportamento risiedeva nel fatto che Wheeler era certo che cospargersi il volto di succo di limone lo avrebbe reso invisibile alle telecamere di sorveglianza. Leggendo questa storia, Dunning venne fulminato da un’illuminazione: se Wheeler era troppo stupido per rapinare una banca, forse era anche troppo stupido per rendersi conto che era troppo stupido per rapinare una banca.
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Non accontentarsi
Quando qui parliamo della “Casa delle Farfalle di Bordano” ovviamente poniamo l’accento sulle “FARFALLE”, parliamo cioè di natura, di conservazione, del nostro impatto sul pianeta, della straordinaria esuberanza di animali e piante. Tuttavia in questi giorni di generali commemorazioni per i 40 anni dal terremoto del 76, mi sembra doveroso partire sottolineando invece il fatto che la casa delle farfalle sia anche di “BORDANO”.
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Fidànzati con la scienza!
Oggi non sentite più nessuno che lavori in un museo, in uno zoo, in un science center, parlare di “divulgazione scientifica”, come si faceva un tempo. No, così non va bene. Riprovo: “Oggi non sentite più nessuno che lavori in un museo, in uno zoo, in un science center, FUORI DALL’ITALIA, eccetera eccetera”.
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Tragedie complesse
La storia dello studio dei “commons” – una gestione collettiva delle terre che si pratica in Inghilterra fin dal medioevo – finisce per parlarci dei sistemi complessi legati alla sostenibilità ecologica sul pianeta (uso dell'acqua, fonti energetiche, sviluppo demografico, deforestazione) e dei superorganismi (api, formiche, termiti).
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Felici per un giorno
Il trattato di Parigi sui cambiamenti climatici è stato approvato il 12 dicembre 2015. Il 22 aprile, alle Nazioni Unite, verranno poste le prime firme su quel pezzo di carta. Il 22 aprile è la Giornata della Terra (Earth Day) e se dovete ricordare una sola data del calendario, oltre al vostro compleanno e quello di vostra madre, ricordatevi questa.
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Siate scientifici ed europei
Prendere delle decisioni seguendo la logica, dopo aver osservato i fatti e dopo aver sperimentato. Questo è, grosso modo, il metodo scientifico. Lasciatecelo dire: una rottura! Dobbiamo spegnere la televisione, vestirci pesanti, uscire di casa, andare e vedere, ragionare, discutere … e tutto per arrivare a risultati parziali e provvisori, che un altro o addirittura noi stessi, ci troviamo a smentire il giorno seguente.
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… invece adesso parliamo di scienza
Un’associazione no-profit statunitense ha prodotto uno spot in cui i bambini chiedono ai candidati alla prossima presidenza USA di discutere di scienza, invece di … (riempite pure i puntini come preferite). La cosa sembra abbia avuto un certo successo, e l’associazione ha commissionato un sondaggio nazionale, da cui risulta che l’87% dei votanti crede che il prossimo presidente dovrebbe “saper bene di scienza”.