Storie
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Basta un poco di zucchero e la rabbia va giù
Tutti noi abbiamo avuto modo di testare in maniera empirica il legame che esiste tra il riuscire a concentrarsi e l'energia che questo compito richiede. Con l'esperienza abbiamo infatti imparato che il cervello, come gli altri organi, ha bisogno di zucchero (glucosio) per svolgere al meglio i suoi compiti. Quello che però recenti ricerche hanno evidenziato è che scarsi livelli di glucosio nel sangue possono avere delle ricadute, non solo sulla nostra concentrazione, ma anche sulla capacità di gestire impulsi ed emozioni.
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Variazioni sul fallo
Diciamoci la verità. La natura evolutiva della sessualità umana non è argomento che attiri le folle a meno che non necessiti di una esplicazione pratica per essere ben compresa. Di solito il massimo dell'attenzione concessa alla questione “sesso e dintorni” contempla la lettura delle rubriche "Cuori in frantumi" e "Come farla/o impazzire a letto" o in casi disperati, un consulto con il nostro amico/a più caro/a per la risoluzione pacifica dell’ultimo casino combinato.
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Piccola anatomia di un bacio
In libreria. Il sorriso di una giovane ragazza indiana ripreso in più fotogrammi -la copertina del libro “Etologia umana - Le basi biologiche del comportamento”, mi attira. Apro a caso il volume e a commento di bellissime immagini di madri di diverse etnie che offrono con la bocca cibo ai loro i figli, leggo: “….L’opinione che il bacio rappresenti una riutilizzazione dell’offerta di cibo bocca a bocca viene rinforzata dal confronto con i primati. Le scimmie antropomorfe infatti (gorilla, orango, scimpanzé), nutrono allo stesso modo, bocca a bocca, i loro piccoli e a proposito degli scimpanzé sappiamo che individui 'amici' si salutano con abbracci ed offerta di cibo o anche semplicemente sfiorandosi brevemente le labbra ...”.
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Promiscuità e vita di coppia
È da una vita che, appartenendo alla categoria (degli uomini, ovviamente …), sento ripetere dalle rappresentanti del gentil sesso questa litania allorquando intendono con poche, semplici e taglienti parole, definire la profonda ed innata essenza mascolina. A tale inarrivabile analisi c’è chi insorge e chi come me abbozza riflettendo che, benché si tratti di una semplificazione un po’ ingenerosa, nasconde tuttavia un fondo di verità poiché definisce ciò che i biologi evoluzionisti chiamano comportamento promiscuo.
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Che stress!!!
Oggi non riesco. Proprio non ne ho voglia. Ragazzi ho avuto una settimana pesante; intendiamoci non fisicamente, per quanto continui dolori diversamente sparsi nella geografia delle mie ossa da quasi cinquantenne, mi ricordino ad ogni occasione che oramai la china è intrapresa. Semplicemente, troppi pensieri. Troppe cose. E mi ritrovo davanti al muto schermo del computer senza idee. La testa vuota come solo una testa piena sa esserlo.
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Meglio un leader sano o intelligente?
Anni fa la mia cara amica Rossella, nel fervore alcolico di una serata conviviale, toccandosi la testa con ampio vorticare della mano, sentenziò: "il cervello è una cosa complessa..". Considerato che la maggior parte dei presenti vantava studi in ambito scientifico, queste parole furono accolte da una risata divertita, stimolata sia dalla meravigliosa e genuina teatralità del gesto, sia perchè quanto espresso aveva il sapore dell'ovvio.
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Evoluzione della menopausa
Ci sono aspetti della biologia, in genere inosservati, la cui unicità appare quando si avesse la curiosità di valutarli con la lente dell'evoluzione biologica. Tra questi vi è sicuramente la menopausa, o meglio la capacità per la femmina di una specie di vivere molto tempo dopo aver smesso di riprodursi. La questione è semplice. Quale è il senso biologico del rimanere a lungo in vita non essendo più in grado di garantire la sopravvivenza dei propri geni attraverso la riproduzione?
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La religione come parto dell’immaginazione
Mi capita di tanto in tanto di riflettere sul significato della frase simbolo delle lotte studentesche che hanno segnato gli anni 60/70: "l'immaginazione al potere". Fu il filosofo e politologo tedesco Herbert Marcuse a sostenere l'idea che per andare oltre il modello di società vigente, nulla più potessero ragione e linguaggio e che solo fantasia ed inventiva costitutissero la chiave di volta del cambiamento.
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Il colore dei giorni, il profumo dei suoni
"Il lunedì è verde, il martedì di un giallo biancastro, il mercoledì è rosso magenta - quasi lo stesso colore dei mattoni vecchi - il giovedì di un viola intenso, quasi indaco. Il venerdì ha un color betulla, mentre il sabato scende rapidamente verso un marrone intenso; la domenica è nera". Così Michael, un sinesteta le cui esperienze sono state raccolte e studiate dal famoso neurologo Oliver Sacks, descrive la sua personale "visione" dei giorni della settimana. (1)
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Questa idea della vita
Nel suo scritto del 1784, Immanuel Kant alla domanda: "Che cos'è l'Illuminismo?" diede una definizione ormai celeberrima: "L'Illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stessa è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! (1) Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! È questo il motto dell'Illuminismo".